Lettera del presidente Fikta ai direttori delle testate giornalistiche

Il karate si pratica in totale sicurezza

Egregio Direttore,
chiedo cortese ospitalità nelle pagine del Suo giornale per spiegare, a chi non è addetto ai lavori e non conosce a fondo le arti marziali, come si può praticare il karate Shotokan tradizionale in totale sicurezza, individualmente, nel rispetto delle norme del distanziamento e dei rigidi protocolli di igienizzazione.

Il karate-do, dal giapponese “la via della mano vuota”, non nasce necessariamente come uno “sport da contatto”, perché la pratica quotidiana del kata (ovvero della forma) e del kihon (la ripetizione di tecniche eseguite singolarmente) prevedono distanza fra i praticanti che lavorano individualmente con tecniche preordinate di pugno, calcio, percossa o parata, nelle diverse direzioni, ma mai incontrandosi con un avversario o con un compagno di allenamento vicino.

Il karate, di per sé, è già marziale e rispetta dei dogmi: la distanza, la pratica individuale, la disciplina e l’ordine. Il combattimento, il contatto, non è necessario praticarlo.

Bambini, ragazzi ed adulti sono rigorosi nella pratica quotidiana con le regole del distanziamento, che i nostri tecnici, maestri ed istruttori, fanno rispettare alla lettera.

E proprio di questo parlo: di pratica individuale, mantenendo le distanze, quelle distanze che già più volte sono state ribadite nei diversi DPCM e a cui tutte le associazioni sportive dilettantistiche che fanno capo alla FIKTA, Federazione Italiana Karate Tradizionale e discipline Affini, che a sua volta segue i dettami dell’Ente di promozione sportiva US ACLI nazionale e della FIJLKAM, Federazione Italiana Judo Lotta Karate e arti Marziali, con cui con quest’ultima ha siglato un accordo di collaborazione a Roma nell’aprile del 2018.

Questa mia per spiegare come il karate tradizionale, stile Shotokan, NON DEVE ESSERE ridotto a una mera classificazione di sport da contatto, perché così non è.

Per le nostre realtà dilettantistiche, le prime a chiudere dal Lockdown di marzo e le ultime a riaprire con la disponibilità delle palestre delle scuole concessa solo di recente, hanno affrontato enormi spese di sanificazione, igienizzazione e di acquisto di materiale di protezione per poter ricominciare la pratica in totale sicurezza, nel rispetto di tutti i dettami, esponendosi finanziariamente quasi al limite delle proprie risorse interne, considerando anche che il 90% delle stesse si autofinanzia con le sole quote mensili che riceve dai praticanti, così come la FIKTA che si autofinanzia con la sua attività istituzionale di divulgazione della pratica, della filosofia, e della storia del karate tradizionale.

Una percentuale elevatissima delle nostre associazioni sportive dilettantistiche, alla luce di una nuova chiusura, non sarebbe in grado di poter ricominciare in un momento in cui tutta l’economia del Paese sta soffrendo in tutti gli ambiti e tutto il settore giovanile morirebbe con loro.

Tramite il Suo giornale chiediamo come FIKTA, a nome di tutte le sue associazioni, dei suoi tecnici e dei suoi praticanti alle Istituzioni, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sport e a quello della Salute e per tramite ai Governatori di tutte le Regioni d’Italia di poter proseguire la pratica individuale della disciplina del karate e di eliminarla dalla classifica degli sport puramente da contatto, classifica che li accomuna in maniera del tutto fuorviante con altre realtà e di permettere alle nostre associazioni di poter continuare a prestare la loro opera per il mondo sportivo dilettantistico, fatto anche e soprattutto di valori come l’amicizia, il rispetto per le regole e per il prossimo, l’ordine, la disciplina, del benessere psicofisico e soprattutto la sana pratica sportiva dai 3 ai 99 anni.

Grato per quanto potrà fare, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Achilli Comm. Prof. Gabriele

Presidente nazionale FIKTA

Stella d’Oro CONI

KENDO Open day al Furinkazan Kendo Ferrara

L’istruttore CIK Gianluca Landi (5° dan) con un giovane kendoka

Dal 19 ottobre nuovi corsi in via Ortigara, 14 a Ferrara

Come per i colleghi del judo prendono via i nuovi corsi di kendo, ovvero, “la via della spada” al Furinkazan, nella palestra di via Ortigara 14 a fianco dello stadio, con un Open Day programmato per lunedì 19 ottobre, dalle 19.30, dedicato ai giovani e agli adulti. “Siamo pronti anche noi per ripartire in sicurezza e con grande entusiasmo – sottolinea il responsabile tecnico del Furinkazan Kendo Ferrara, Gianluca Landi, istruttore CIK 5° dancon un Open day dedicato ai giovani e agli adulti, senza limiti di età, nella nostra storica sede di via Ortigara 14, che ha visto la riapertura anche grazie allo sforzo della nostra associazione e l’indispensabile apporto del Servizio Sport del Comune di Ferrara. Peculiarità del kendo rispetto a tutte le altre arti marziali è l’assoluto rispetto per l’avversario: praticare “la via della spada”, infatti, può avere valenze differenti da persona a persona, a seconda di quali siano i fini di ogni praticamente il quale può costruirsi un personale percorso marziale nella disciplina, fondendo insieme l’elemento sportivo e agonistico con quello marziale e spirituale. Per comprendere il kendo bisogna provarlo ed è per questo che apriamo le porte del nostro dojo a tutti quelli che vorranno venirci a conoscere e praticare con noi”.

Per le prove gratuite tutte le indicazioni si possono trovare sul sito www.furinkazan.it oppure chiamando il numero 351-9066036.

Attenzione però: per partecipare all’Open Day, bisogna presentarsi in palestra muniti di una copia del certificato medico.




Il gruppo agonisti del Furinkazan Kendo Ferrara: Simone Lodi (marrone), Riccardo Landi (4° dan), Riccardo Giandiletti (4°dan) e Gianluca Landi, istruttore (5° dan)
FURINKAZAN: riprendono i corsi di Kendo

DAL 15 OTTOBRE RIPARTONO I CORSI DI JUDO IN VIA ORTIGARA: OPEN DAY JUDO PER I GIOVANI

Dopo sette mesi di stop ripartono i corsi di judo del Furinkazan nella palestra di via Ortigara 14 a fianco dello stadio con un open day programmato per giovedì 15 ottobre, dalle 17.30, dedicato ai giovani. “Finalmente riusciamo a ripartire – sottolinea il responsabile tecnico del Furinkazan judo Accursio Guardino, istruttore Fijlkam cintura nera 4° dan – dopo tanti mesi passati nell’incertezza e riapriamo con un open day dedicato a bambini e ragazzi, maschi e femmine dai 6 ai 16 anni, nella nostra storica sede di via Ortigara 14, anche grazie allo sforzo della nostra associazione e l’apporto del Servizio Sport del Comune di Ferrara. Abbiamo deciso di sdoppiare i corsi e di spostare al PalaCaneparo tutto il settore karate così da avere a disposizione l’intero parquet della palestra Ex Gil e poter lavorare in sicurezza, nel rispetto del distanziamento e dei protocolli Fijlkam. Accoglieremo a braccia aperte tutti i giovani che vorranno provare l’arte marziale del judo, la via della cedevolezza, per intraprendere con noi un nuovo percorso formativo fatto non solo di disciplina, ma anche di regole, rispetto per l’avversario poiché il judo migliora le condizioni psico-fisiche incrementando, attraverso la pratica, le prestazioni atletiche, la concentrazione, la capacità decisionale, l’autocontrollo e l’autostima. Inoltre il judo, pur essendo uno sport individuale, ha una grandissima valenza sociale dovuta alla necessità di allenarsi con differenti compagni, per affrontare situazioni sempre nuove”.

Al PalaPalestre di via Tumiati, invece, continuano i corsi di karate per bambini e ragazzi con i maestri Gabriele e Federica Achilli sempre nelle giornate di lunedì e di giovedì a partire dalle 17.30. Per le prove gratuite tutte le indicazioni si possono trovare sul sito www.furinkazan.it oppure chiamando il numero 351-9066036.

Attenzione però: per partecipare all’open day, bisogna presentarsi in palestra muniti di una copia del certificato medico.